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Pace di Cristo amata chiesa!
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To: la bella chiesa di Torino e la missione di Milano
From: pastore, Guzmán. Chiesa Apostolica di Torino, Italia
Date: Lunedì, 29 Settembre 2014, 08:00
Subject: ...il giudicare
Blog: # 112
Ho chiesto alla chiesa locale si era buono " giudicare "
si dice: NON GIUDICATE... ) - la risposta: NOOO!
ok - vediamo che dice Dio...
( vedere la definizione di Treccani sotto )
fondamentalmente, prima di prendere una decisione si forma un giudizio...
giudicare: formare una opinione, arrivare ad un concetto o principio prima di prendere la decisione finale, la sentenza! dopo arriva il fare...
...devo giudicare ogni cosa spiritualmente! Secondo Cristo,
mai secondo la testa mia, secondo " il Secondo Me "...
Giovanni 7:24La Nuova Diodati (LND)
Non giudicate secondo l'apparenza
ma giudicate secondo giustizia».
Secondo LaParola.net, il commentario è questo...
Commentario:
Giovanni 7:24
24. Non giudicate secondo l'apparenza, ma fate giusto giudicio.
Tenendo conto del punto speciale in discussione, queste parole di Gesù significano: "Innalzatevi al disopra della lettera della legge, e sforzatevi di intenderne lo spirito; così facendo, troverete che, né voi col circoncidere, né io col guarire, abbiamo violato il sabato. Non vi affrettate a condannare un'azione come questa, senza prima guardare bene addentro alle, cose. "Intese in modo generale, esse significano che non dobbiamo giudicar di cosa alcuna con precipitazione, con ignoranza, secondo le mere apparenze esterne, ma solo dopo averla ben considerata, sotto tutti i suoi aspetti, affin di darne una vera e completa decisione. Il principio qui stabilito è importantissimo; eppure lo si viola ogni giorno, così nella chiesa come nel mondo. Niente ci accade più spesso che di giudicare favorevolmente o sfavorevolmente il carattere e le azioni degli uomini, guardando solo all'apparenza esterna. La temerità, i pregiudizi, l'egoismo sono ostacoli formidabili, che c'impediscono di giungere a dei giudizi retti ed onesti.
1 Corinzi 2:6-16La Nuova Diodati (LND)
6 Or noi parliamo di sapienza fra gli uomini maturi, ma di una sapienza che non è di questa età né dei dominatori di questa età che sono ridotti al nulla,
7 ma parliamo della sapienza di Dio nascosta nel mistero, che Dio ha preordinato prima delle età per la nostra gloria,
8 che nessuno dei dominatori di questa età ha conosciuta; perché, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
9 Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano».
10 Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio.
11 Chi tra gli uomini, infatti conosce le cose dell'uomo, se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Cosí pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio.
12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio.
13 Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali.
14 Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente.
15 Ma colui che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è giudicato da alcuno.
16 Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo.
Giovanni 8:15
Voi giudicate secondo la carne;
io non giudico nessuno.
PASSI PARALLELI
Giovanni 8:15; Deuteronomio 1:16-17; 16:18-19; Salmi 58:1-2; 82:2; 94:20-21; Proverbi 17:15
Proverbi 24:23; Isaia 5:23; 11:3-4; Giacomo 2:1,4,9
Riferimenti incrociati:
Giovanni 7:24
giudicare (letter. ant. iudicare) v. tr. e intr. [lat. iūdĭcare, der. di iudex -dĭcis«giudice»] (io giùdico, tu giùdichi, ecc.; come intr., aus. avere). –
1.
a. assol. Esercitare la facoltà del giudizio: essere capace, incapace di g.; g. con la testa propria; anche, distinguere, discernere: g. ciò che è bene e ciò che è male; con uso intr.: l'occhio giudica dei colori, l'orecchio dei suoni.
b. Formulare dentro di sé, o esprimere, un giudizio di valore, di merito, di approvazione o di biasimo su persone o cose (anche in questa accezione è spesso usato assol.): g. dall'apparenza; prov., mal si giudica il cavallo dalla sella; g. a occhio e croce, approssimativamente, senza un esame approfondito; astenersi dal g.; la commissione lo ha giudicato idoneo; con riferimento a giudizî critici o estetici: g. un libro, un quadro, ecc. Più in partic., formulare un giudizio di natura morale: lo hai giudicato troppo severamente; non vorrei che tu mi giudicassi male(o che tu giudicassi male i miei atti, il mio comportamento); spesso, il giudizio di severità o di condanna è implicito: si fa presto a g.; è troppo facile g. gli altri;l'opinione pubblica lo ha già giudicato; non sta a te giudicarmi (anche intr.: non hai il diritto di g. delle mie azioni); ti sei giudicato da te; cfr. anche i passi evangelici: non giudicate e non sarete giudicati (Luca 6,37, lat. «Nolite iudicare et non iudicabimini»), e non giudicate affinché non siate giudicati; infatti voi sarete giudicati con lo stesso giudizio col quale avrete giudicato ... (Matteo 7 1-2, lat. «Nolite iudicare ut non iudicemini. In quo enim iudicio iudicaveritis iudicabimini...»). Con riferimento al magistrato, all'autorità giudiziaria, emettere un verdetto, pronunciare una sentenza: g. una causa, una lite, una controversia(anche intr., g. di una causa, ecc.); il tribunale lo ha giudicato colpevole; è stato giudicato dal tribunale militare; in qualche caso, condannare: il Duca ... molti di quelli cittadini punì in denari, molti ne giudicò alle carceri, molti all'esiglio, ed alcuni alla morte (Machiavelli).
2. estens.
a. Stimare, reputare, considerare: ti giudico incapace di tanto; lo giudicai un brav'uomo; tutto quel che fai tu lo giudico ben fatto.
b. Essere d'opinione: giudicò più opportuno tacere; giudico che sia meglio attendere.
3. ant. Aggiudicare: [Paride] l'avrebbe giudicato a Venere [il pomo] (Pulci).
4. intr. Nel linguaggio marin., si dice che un cavo giudica bene o giudica male, secondo che la via ch'esso percorre sia più o meno favorevole alla sua efficace azione. ◆ Part. pres. giudicante, anche come agg., che giudica, o che è chiamato a formulare un giudizio: Onde refulge a noi Dio giudicante (Dante); il tribunale, il collegio, e in senso più ampio l'organo giudicante (cioè il magistrato o il collegio dei magistrati, e in taluni casi anche i giudici popolari, chiamati a giudicare); raro come s. m., il giudicante, colui che giudica, il giudice: il giudicante, sciolte Varie di caldi giovani contese, Sorge dal foro (Pindemonte). ◆ Part. pass. giudicato, anche come agg. e s. m. (v. giudicato1).
Dtb
Firma: pastore Guzmán, Pedro
E-mail: ChiesaTorino@gmail.com
Torino, Italia
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