La rabbia è vista come una forma di reazione e di risposta delle persone per affrontare situazioni ad esse sfavorevoli. Tre tipi di rabbia sono riconosciuti dagli psicologi:
- la prima forma di rabbia, denominata "rabbia frettolosa e improvvisa" da Joseph Butler, un vescovo inglese del XVIII secolo, è collegata all'impulso di autoconservazione, è condivisa da uomini e animali, e si verifica quando questi si sentono tormentati o intrappolati.
- il secondo tipo di rabbia si chiama "costante e deliberata" ed è una reazione alla percezione deliberata di subire un trattamento ingiusto o un danno da altri. Queste due forme di rabbia sono episodiche.
- Il terzo tipo di rabbia è però disposizionale ed è più legato ai tratti del carattere che agli istinti o cognizioni. Irritabilità, scontrosità e villania sono spesso presenti in quest'ultima forma di rabbia.
La rabbia è potenzialmente in grado di mobilitare risorse psicologiche positive come potenziare la determinazione verso la correzione dei comportamenti sbagliati, la promozione di una giustizia sociale, la comunicazione di sentimenti negativi sulle controversie. D'altra parte, la rabbia può essere anche distruttiva, quando non trova il suo sbocco d'espressione adeguato. La rabbia, nella sua forma più forte, altera la capacità dell'individuo di elaborare le informazioni e di esercitare un controllo cognitivo sul proprio comportamento. Una persona arrabbiata può perdere la propria oggettività, l'empatia, la prudenza e il senso di riflessione che possono causare danni ad altre persone o cose. Vi è una netta distinzione tra la rabbia e l'aggressività (verbale o fisica, diretta o indiretta), anche se entrambe le parti si influenzano a vicenda...
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.